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pubblicato il 18 / 02 / 2021

Bergamini (Lega Emilia Romagna): la Regione metta in atto azioni concrete per contrastare la vendita irregolare di pneumatici

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Dopo gli appelli dei giorni scorsi a Roma e in Toscana per il fenomeno delle gomme usate accatastate nei piazzali dei gommisti, è ora la volta di Bergamini, consigliere della Lega in Emilia Romagna.

L’Emilia-Romagna è la quinta regione, in Italia, per numero di tonnellate di pneumatici fuori uso. Tuttavia, i gommisti sono alle corde, perché costretti ad accatastare centinaia di gomme “esauste” fuori dalle proprie officine, in quanto i Consorzi (non ricevendo sufficienti contributi per lo smaltimento) non sono obbligati a ritirare i pneumatici fuori uso.

“Sembra paradossale, in un territorio regionale che vanta di essere tra i più all’avanguardia nello smaltimento dei rifiuti, ma è così. E la colpa risiede nella vendita irregolare di pneumatici”. A dirlo è il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, che si accinge a depositare un’interrogazione in Assemblea legislativa firmata anche da altri consiglieri del Carroccio – Emiliano Occhi, Michele Facci, Gabriele Delmonte, Simone Pelloni, Massimiliano Pompignoli e Fabio Rainieri – per sollecitare la Giunta Bonaccini a fare di più.

“La vendita irregolare degli pneumatici – sottolinea Bergamini, consigliere della Lega – si basa su prezzi fuori mercato che alcuni operatori farebbero ai clienti. Viene il dubbio, ascoltando le stesse associazioni di categoria, che dietro a queste operazioni possano esserci l’evasione fiscale e il mancato versamento dei contributi ambientali che servono a smaltire i PFU (acronimo, che sta per “pneumatici fuori uso”). Per capirsi, ad ogni penumatico acquistato presso gommisti, stazioni di servizio, officine o operatori autorizzati corrisponde una parte del prezzo di vendita, che alimenta il virtuoso circuito del riciclo dei materiali di cui le gomme sono composte. Infatti, se quelle esauste non possono più essere adoperate per circolare su strada, i materiali di cui sono composte sono utilissimi sul piano industriale. Succede, invece, che acquistando fuori dai circuiti ordinari gli pneumatici, i Consorzi specializzati non ricevano una parte dei contributi ambientali che servono, e le gomme “esaurite” dei veicoli rimangono depositate fuori dalle officine. Creando così un grosso problema ambientale. E’ arrivato il momento che la Giunta Bonaccini faccia qualcosa al riguardo – conclude il consigliere del Carroccio – per contrastare la vendita irregolare di pneumatici, ed aiutare i gommisti del territorio in difficoltà”. 

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