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pubblicato il 19 / 06 / 2019

Che tris per Dunlop a giugno: TT dell’Isola di Man, 24 Ore di Le Mans e 24 Ore del Nürburgring

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I puristi del Motorsport spesso rimpiangono l’epoca in cui categorie come la Formula 1 erano più incontrollate, meno tranquille e più imprevedibili. Nel motorsport moderno hanno fatto irruzione regolamenti sempre più severi. Tuttavia, ci sono alcuni eventi nel calendario delle corse che continuano a mantenere il loro carattere estremo e quest’anno alcune tra le più grandi competizioni classiche del motorsport, come la maratona della 24 Ore di Le Mans, la 24 ore del Nürburgring e la sfida del TT dell’Isola di Man, stanno rendendo giugno il mese delle gare per piloti che non temono nulla. Non sorprende che un brand come Dunlop, nato circa 130 anni fa con l’unico obiettivo di vincere, si trovi nel cuore pulsante di queste grandissime competizioni.

Dunlop fornisce complessivamente più di 5.000 pneumatici e garantisce l’assistenza ai team durante queste gare, caratterizzate da una concorrenza aperta tra i maggiori fornitori di pneumatici. È lo spirito della competizione che spinge Dunlop a sviluppare pneumatici per andare oltre, più forte e più veloce dell’anno precedente.

TT dell’Isola di Man

Fin dal suo esordio più di un secolo fa, la natura del Tourist Trophy dell’Isola di Man TT non è mutata. Nessun’altra gara mette alla prova piloti, moto e pneumatici come questa. L’isola del mare d’Irlanda rivendica con orgoglio la sua indipendenza, quindi può legiferare su questioni rilevanti, come l’assenza di limiti di velocità sulle strade pubbliche di campagna: il giro di 37 miglia/59 km si percorre a tutta velocità attraversando piccoli villaggi tranquilli, costeggiando i torrenti e poi accelerando a tutta velocità attraverso la brughiera intorno al monte Snaefell. Il TT è costellato da ogni tipo di curve, ma in generale il percorso è straordinariamente veloce e il record sul giro è stato segnato l’anno scorso da Peter Hickman con gomme Dunlop a più di 135mph/216kmh. I piloti passano la maggior parte del giro spingendo al massimo sull’acceleratore, in quarta, quinta o sesta marcia, lungo un tracciato con curve larghe velocissime, delimitate da alberi, siepi e pali della luce. La scelta dei pneumatici è fondamentale al TT. Le altissime velocità medie e i numerosi salti vengono affrontati a oltre 150mph, producendo enorme stress alle mescole e alla struttura dei pneumatici.

I pneumatici Dunlop hanno sempre partecipato al TT – eccetto per due edizioni – fin dall’esordio della competizione nel 1907. I piloti che hanno scelto pneumatici Dunlop hanno ottenuto – solo negli ultimi 15 anni – più di 60 vittorie e 150 podi in tutte le classi, che comprendono le Superbike, Supersport, Superstock e le gare TT Zero riservate a moto completamente elettriche. Anche quest’anno Dunlop si è confermato il costruttore di pneumatici con il maggior numero di successi nella competizione, con la vittoria di cinque gare su sei e ancora una volta il miglior tempo sul giro del Senior TT.

Peter Hickman (Smiths Racing BMW) si è aggiudicato la RST Superbike TT del 3 giugno in sella alla sua BMW. In quello stesso giorno, Lee Johnston (Ashcourt Racing) con la sua Yahama è salito sul gradino più alto del podio nella prima gara della Monster Energy Supersport TT; la seconda gara, disputata il 6 giugno, è stata vinta da Peter Hickman (K2 Trooper Beer Triumph by Smiths) su Triumph, che si è ripetuto nello stesso giorno con il successo nella RL360 Superstock TT Race di nuovo alla guida della sua BMW (Smiths Racing BMW). In quella giornata Michael Rutter (Bathams Mugen) si è aggiudicato la SES TT Zero su Mugen, facendo registrare il nuovo record nella categoria elettrica con una velocità media di 121.909 mph (196.19 km/h).

24 Ore di Le Mans

Dunlop vanta una storia senza pari a Le Mans. Dalla prima vittoria del costruttore di pneumatici nel 1924, le vetture equipaggiate Dunlop sono salite sul gradino più alto del podio 34 volte, più di qualsiasi altro brand di pneumatici. Dalle vittorie con la Bentley degli anni ‘20, all’era della Jaguar D-Type negli anni ‘50 e le mitiche battaglie della Porsche contro la Ferrari negli anni ‘60, Dunlop è parte dell’anima e dell’essenza di Le Mans. Negli anni ‘80, le annate gloriose delle Porsche 956/962 e della Jaguar serie XJR hanno regalato a Dunlop altre vittorie.

Negli ultimi anni Dunlop si è concentrata sulla classe LMP2, estremamente competitiva perché le auto uguali rappresentano un vero e proprio metro di paragone per le prestazioni dei pneumatici.

Nel 2018 Dunlop ha ottenuto 8 vittorie consecutive in questa categoria, ma non c’è tempo per l’autocelebrazione, come spiega Ben Crawley, Direttore Motorsport Dunlop: “Amiamo le competizioni, spingono il nostro team a sviluppare nuovi pneumatici ogni anno e quest’anno presentiamo una specifica aggiornata per la preparazione a Le Mans. È stata utilizzata per vincere a Sebring la gara del Campionato del Mondo FIA Endurance e da Jean-Eric Vergne per ottenere la pole, battendo il record sul giro a Spa con 1,8 secondi in meno rispetto al 2018, a dimostrazione che lo sviluppo è alla base delle nostre prestazioni”.

La classe LMP2 riunisce la maggior parte dei 62 iscritti, con 20 vetture che erano iscritte alla gara di quest’anno, disputa il weekend appena passato. La metà di queste vetture ha scelto pneumatici Dunlop. Il regolamento permette di adottare tre specifiche slick e due da bagnato, che devono soddisfare le esigenze di tutti i team Dunlop. Le stesse specifiche di pneumatici utilizzate alla 24 Ore di Le Mans sono utilizzate in tutti i circuiti del Campionato del Mondo FIA Endurance e della Le Mans Series e sono in grado di affrontare temperature della pista inferiori a 10°C (come è avvenuto quest’anno a Spa) e superiori a 40°C.

Crawley spiega i retroscena de lavoro di squadra: “Sviluppiamo i disegni del battistrada quando il campionato è concluso e poi lavoriamo con i team facendo dei test prima di stabilire le nuove mescole e le strutture per la stagione successiva. Gli ingegneri Dunlop e i team lavorano a stretto contatto per perfezionare gli assetti e ottenere le migliori prestazioni da ogni vettura e pilota. La regolazione delle sospensioni e le pressioni di gonfiaggio dei pneumatici influiscono direttamente sulle prestazioni in termini di velocità e durata. I tempi sul giro della 24 Ore di Le Mans diventano ogni anno più veloci, ma la velocità è solo uno dei requisiti che i pneumatici devono soddisfare. Dunlop progetta pneumatici in grado di resistere a molteplici stint di gara e questa collaborazione tra piloti, ingegneri e il nostro team tecnico è fondamentale per vincere”.

24 Ore del Nürburgring

Troppo pericoloso e troppo veloce per la Formula 1, così i piloti avevano definito il Nürburgring Nordschleife nel 1976. Eppure, più di 40 anni dopo, il circuito viene ancora utilizzato per quella che è presumibilmente la più impegnativa 24 Ore delle corse automobilistiche.

Lungo, veloce e pericoloso, il tracciato di 25 chilometri è l’ultimo circuito incontrollato in cui è ancora permesso ospitare una gara automobilistica di grande livello.

“È un tracciato vecchio stile, pieno di sfide”, spiega Crawley. “La corsa è diventata una lotta tra i grandi costruttori. Ci sono pochi eventi con così tanti costruttori di pneumatici presenti sulla griglia di partenza. I top team, tra cui il team Audi Phoenix, hanno scelto Dunlop nella loro ricerca della vittoria, ma forniamo i pneumatici a molti team delle diverse classi che compongono il variegato gruppo di concorrenti, tra cui tutte le vetture della categoria Turismo TCR”.

Il Nordschleife mette costantemente i piloti sotto pressione con cambi di direzione, diversi livelli di aderenza e traffico sul circuito, soprattutto con le differenze di velocità tra le varie classi, mettendo a dura prova la campanatura, con dislivelli in pista e variazioni dell’asfalto.

Storicamente la gara è stata un grande terreno di conquista per Dunlop, che ha ottenuto in totale 18 vittorie e ha trionfato nelle prime 4 edizioni consecutive, con Hans Stuck (1970), Helmut Kelleners (1972) e Niki Lauda (1973) tra i piloti vincitori – nessun altro costruttore di pneumatici era riuscito a salire sul gradino più alto del podio in quel decennio. L’ultima vittoria di Dunlop risale al 2017, quando Connor De Phillippi, Kelvin van der Linde, Markus Winkelhock e Christopher Mies hanno ottenuto il successo prendendo il comando della gara a due giri dalla fine.

Oltre alla 24 Ore, Dunlop ha una storia di successo al Nordschleife e detiene ancora il record ufficiale sul giro in gara (al Nordschleife, senza il prolungamento del GP usato per la 24 Ore) dal 1983, quando Stefan Bellof aveva spinto la sua temibile Porsche 956 equipaggiata Dunlop fino al record di 6.11.13. Gli esperti di automobilismo considerano ancora questo uno dei più straordinari giri della storia dello sport.

Il lavoro di squadra alla base del successo

I pneumatici Dunlop da competizione sono creati da un team multinazionale, composto dagli esperti di progettazione a Birmingham (UK), Colmar-Berg (Lussemburgo), Montlucon (Francia) e Hanau (Germania). I pneumatici per ognuna di queste 3 gare saranno spediti a ogni evento con il tradizionale camion giallo Dunlop.

L’epica ‘Trilogia’ di giugno potrebbe coincidere con il culmine della stagione delle competizioni di Dunlop, ma queste sono solo 3 delle 300 gare in cui Dunlop fornisce pneumatici alle auto e alle moto. Da gennaio a dicembre, è una gara che non finisce mai.

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