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pubblicato il 06 / 09 / 2023

Ricerca: l’acquisto di auto usate vecchie è più rischioso per potenziali danni e modifiche al chilometraggio?

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Il chilometraggio dell’auto, solitamente, è la prima caratteristica che un acquirente considera quando è alla ricerca di un veicolo usato: i chilometri totali percorsi dall’auto possono indicarne il livello di usura, senza dimenticare i possibili danni subiti nel corso della sua lunga vita.

Dal momento che le auto più vecchie presentano un chilometraggio più elevato, spesso sono caratterizzate da contachilometri falsificati e danni nascosti, una pratica molto diffusa tra i truffatori che vogliono vendere auto usurate a un prezzo maggiore.

Una ricerca condotta da carVertical, una società di dati automobilistici operante in 14 Paesi europei, ha rivelato che più un’auto è vecchia e più alte sono le probabilità che il suo chilometraggio sia stato falsificato.

In Italia, il 9,6% di tutti i veicoli ha un chilometraggio alterato e il 13,9% è soggetto a danni. Esiste una correlazione significativa tra invecchiamento dell’auto e le frodi, aspetto che vale la pena prendere in considerazione quando si è alla ricerca di un veicolo usato.

Le auto più vecchie hanno maggiori probabilità di subire falsificazioni del chilometraggio

Le auto usate con età compresa tra i 20 e i 25 anni in Italia hanno la maggiore probabilità di subire una modifica dei chilometri mostrati sul cruscotto: il 16,7% di tutti i veicoli prodotti nel 2002 presentava un chilometraggio alterato, seguito dal 14,9% del 1999 e dal 12,3% del 2001.

Sebbene la percentuale di queste auto sul mercato sia poco rilevante, quando si acquista un veicolo datato bisogna essere estremamente cauti.

Le auto prodotte nel 1999 hanno percorso in media un’eccedenza di 73.956 km rispetto a quanto mostrato sul contachilometri, quelle del 2000 di 65.852 km e quelle del 2001 di 46.599 km. Di norma, gli acquirenti di auto più recenti hanno meno probabilità di diventare vittime di frodi del chilometraggio.

“Il punto di svolta in Italia riguarda il 2018, anno in cui la percentuale di veicoli con chilometraggio alterato passa dal 7,7% al 4% nel 2019. Le auto prodotte dopo il 2019, infatti, hanno un rischio minore di essere soggette ad alterazione del contachilometri. Tuttavia, man mano che le auto invecchieranno, saranno probabilmente soggette ad alterazioni dei contachilometri per mantenerne il valore”, spiega Matas Buzelis, esperto automobilistico di carVertical.

Le auto più danneggiate sono quelle tra i 7 e gli 11 anni

Per quanto riguarda i danni, i veicoli più vecchi registrano in genere un minor numero di incidenti. Questo fenomeno, tuttavia, non è dovuto al fatto che i conducenti fossero più attenti in passato ma al fatto che le informazioni sugli incidenti venivano registrate in documenti cartacei invece di essere caricate online come in tempi più recenti.

Le auto prodotte tra il 2012 e il 2016 registrano il maggior numero di danni in Italia. Sebbene anche i graffi minori siano considerati danni, molti veicoli hanno subito incidenti gravi che possono compromettere la loro sicurezza e la loro qualità di guida.

La situazione peggiore è quella delle auto prodotte nel 2014 e nel 2015, dove il 18,3% di tutti i veicoli controllati su carVertical aveva era stata soggetta a danni rilevanti.

Le statistiche indicano che 1 auto su 7 in Italia è stata danneggiata, il che suggerisce che potrebbe avere dei problemi nascosti.

Secondo il signor Buzelis di carVertical, è del tutto normale che i veicoli subiscano danni almeno una volta ogni 5 anni, soprattutto se queste auto vengono utilizzate in ambienti urbani. Alcuni danni potrebbero anche non essere segnalati, dato che piccole ammaccature e graffi non sono rilevanti per i proprietari di alcuni veicoli più datati.

Gli automobilisti sono interessati alle auto più recenti

Le auto con un’età compresa tra i 5 e i 10 anni rappresentano il 51,2% di tutti i controlli sullo storico del veicolo effettuati in Italia su carVertical, il che significa che gli automobilisti sono alla ricerca di veicoli più recenti. Secondo la ricerca, le auto prodotte nel 2018 sono le più desiderate, con una quota dell’11,2%, seguite dal 2017 – 11,1%, e dal 2016 – 9,7%.

Le auto prodotte tra il 1998 e il 2008 rappresentano solo il 16,8% di tutti i veicoli controllati. Se da un lato gli automobilisti sono meno interessati alle auto più vecchie, dall’altro c’è anche meno scelta in questa fascia d’età.

L’età media delle auto controllate in Italia è cresciuta negli ultimi due anni: da 8,5 anni nel 2021 a 9,5 anni nel 2023. Questo dato è simile a quello degli altri Paesi esaminati, dove l’età media dei veicoli controllati varia tra i 9 e gli 11 anni.

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