Gripdetective

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pubblicato il 15 / 11 / 2018

“Cose da gommisti”, aneddoti tragicomici di lavoro quotidiano

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Fabio Debbi è un gommista di Reggio Emilia, che ha raccolto una serie di aneddoti tragicomici che riguardano il suo lavoro e la sua vita, in un volume che è stato pubblicato dalla casa editrice L’erudita, con il titolo “Cose da gommisti”.

Debbi, classe ’76, che si definisce “subito geometra, poi magazziniere preciso, operaio convinto, cameriere gentile, litografo di passaggio, progettista per caso, grafico bevitore e gommista per DNA“, porta avanti, assieme al fratello, l’attività iniziata dal padre trent’anni fa a Reggio Emilia.

Il volume di racconti, andato in stampa a maggio 2017, costa 16 euro e può essere ordinato su Amazon a questo indirizzo, al prezzo di 13,60 euro più eventuali spese di spedizione, oppure direttamente dall’autore in officina o in occasione dei suoi eventi live: [email protected].

Ecco un paio di aneddoti che si trovano in cose da gommisti:

A PIENO CARICO

“Buon giorno”

“Buon giorno, mi controlli la pressione che devo fare un viaggio?”

“Si, certo”

“Dove sei diretto?”

“Vado dai parenti”

“Giù al Sud?”

“Già, in Puglia”

“Bellissima la Puglia…”

“Molto…mare, sole…non come qua…nebbia e umidità”

“Ha ragione…”

Mi chino vicino alla gomma e mentre svito il tappo della valvola, sento battermi sulla spalla…

“Me la metti un po’ più alta…sai… viaggio a pieno carico, c’è anche mia moglie..”

psss    (rumore del manometro)

IL ROCK’N’ROLL NON E’ MORTO

Arriva da noi con l’intento di girare le gomme. Il mio consiglio è quello di tenerle così come sono, perché portare le posteriori davanti potrebbero risultare rumorose. La cliente ha tutta l’aria di non ascoltare il consiglio. Mi specifica che del rumore non gliene frega niente, perché ogni volta che si mette alla guida, ha gli ACDC nell’autoradio a tutto volume.

Rispondo che se le cose stanno in questo modo non posso fare altro che procedere con il mio lavoro.

La signora in questione ha quasi settant’anni.

Alla sera, ritornando verso casa, penso che il Rock’n’Roll non è morto, ma viaggia indiscutibilmente su delle gomme rumorose.

Cose da gommisti

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