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pubblicato il 24 / 06 / 2025

Falken al Nürburgring: grande partenza, blackout storico e ritiro amaro

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Si è accesa tra fumo, motori e adrenalina la 24 Ore del Nürburgring per Falken Motorsports. Il celebre Drift Show, tra i momenti più attesi del weekend, ha infiammato il pubblico e — come da tradizione — ha alzato l’asticella dello spettacolo. Falken non si è limitata a partecipare: ha portato visione, presenza, carattere. Anche quando non c’era un podio da conquistare.

Falken al Nürburgring: grande partenza, blackout storico e ritiro amaro Andlauer, Menzel, Müller, Picariello

Poi, lo sguardo si è spostato sulla gara. In qualifica, Falken aveva già mostrato tutto il suo potenziale: la #33 — Andlauer, Menzel, Müller, Picariello — ha firmato un ottimo giro in 8:14.279, quarta posizione in griglia. La gemella #44 ha chiuso l’11° tempo, tra le migliori sessioni mai registrate dal team sul tracciato del Nordschleife.

Alla partenza, la #33 è risalita subito fino alla seconda posizione. La #44 stabile nella top ten. Il duello Porsche – Ferrari – Mercedes ha tenuto alto il ritmo, tensione alle stelle sin dai primi giri.

Poi, l’imprevedibile: dopo circa un’ora e mezza, blackout totale. Un guasto al sistema di raffreddamento dei box ha spento i sistemi centrali: oltre due ore di sospensione. Un evento mai visto prima in oltre 50 edizioni.

Alla ripartenza, la #33 ha tenuto la seconda posizione. Fino a sera. Poi Andlauer si è trovato un’auto fuori controllo subito dopo curva uno: impatto inevitabile. Vettura danneggiata gravemente, ritiro. La #44 è rimasta in gara, costante nella top ten. Ma la domenica mattina, altro colpo: guasto tecnico. Fine della corsa per Falken, doppio DNF che pesa.

Eppure, con oltre 280.000 tifosi e 300 dealer europei accolti nel paddock, Falken ha lasciato il segno. Lo spettacolo non si è fermato al Drift Show, né alle prestazioni in pista: si è visto nella presenza, nella determinazione, nella capacità di accendere emozioni.

Mentre nei box si chiudono gli scatoloni, lo sguardo è già rivolto al 2026. La strategia per la prossima edizione può partire da una certezza: piloti e team, performance da tenere a mente.

Guglielmo Oliva

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