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pubblicato il 24 / 08 / 2023

In Italia chi acquista auto importate corre un rischio tre volte maggiore di comprare un veicolo manomesso

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In Italia il rischio frode chilometraggio è in agguato: un’auto usata su dodici riporta infatti un chilometraggio alterato sul cruscotto e per questo il suo valore reale è inferiore al prezzo richiesto. Le probabilità di acquistare un veicolo con chilometraggio falsificato sono superiori quando l’auto viene importata dall’estero. Le operazioni transfrontaliere sono difficili da tracciare e i truffatori sfruttano tale situazione a loro vantaggio per evitare di essere scoperti.

Una recente ricerca sulla frode del chilometraggio, condotta in 14 Paesi europei dalla società specializzata in dati automobilistici carVertical, ha evidenziato che in Italia, le auto importate hanno una probabilità tre volte superiore di essere manomesse rispetto a quelle acquistate localmente.

Troppa fiducia espone alle frodi sul chilometraggio

Sul totale delle auto che circolano sulle strade italiane controllate da carVertical, l’8% è risultato avere il chilometraggio falsificato. Nonostante la situazione nel Paese non sia così grave come in altri stati dell’Est Europa – come la Lettonia, dove la percentuale di veicoli con chilometraggio manomesso supera il 20% – il rischio di essere raggirati resta comunque elevato.

Di tutte le auto importate in Italia, il 15,4% presenta frode del chilometraggio, una percentuale molto superiore a quella delle auto vendute localmente che hanno subito stesso trattamento, che si aggira invece intorno al 5,3%.

Le auto importate, soprattutto quelle provenienti da Paesi come la Germania, sono generalmente percepite come più affidabili, per questo motivo gli acquirenti tendono a fidarsi maggiormente dei venditori di veicoli usati.

“È molto difficile controllare la qualità delle auto usate a livello internazionale, poiché i singoli Paesi hanno legislazioni diverse in materia di truffa sul contachilometri. Dato che i Paesi non si scambiano informazioni sulle auto, una volta che un veicolo viene esportato, la sua storia ricomincia da zero: è a questo punto che il contachilometri viene alterato, facendo quasi triplicare il rischio di comprare un’auto manomessa rispetto a un’auto acquistata localmente” – spiega Matas Buzelis, esperto del settore automobilistico di carVertical.

Un quarto degli italiani cerca auto usate all’estero

Secondo la ricerca, la quota di auto usate acquistate localmente rispetto a quelle importate dall’estero è molto differente. Il 73,6% di tutti i veicoli italiani controllati da carVertical ha trascorso interamente la propria esistenza nel Paese, mentre solo il 26,4% è stato importato dall’estero.

Sebbene l’Italia abbia uno dei tassi di importazione più bassi tra i Paesi esaminati, la percentuale di frodi sul chilometraggio rimane comunque notevole e pertanto gli acquirenti corrono il serio rischio di acquistare un veicolo manomesso illegalmente.

Sulla base delle informazioni della piattaforma carVertical, in Italia, il volume consistente di auto usate importate dall’estero può essere dovuto alla carenza di auto locali di qualità a prezzi ragionevoli. Inoltre, altri Paesi rappresentano una fonte cruciale di auto usate per i rivenditori.

Un veicolo con chilometraggio scalato può trasformarsi in un disastro dal punto di vista economico

L’acquisto di un’auto con chilometraggio falsificato può causare molti problemi al nuovo proprietario, in quanto può essere complicato pianificarne la manutenzione. Ad esempio, la cinghia della catena di distribuzione dovrebbe essere sostituita ogni 100.000-150.000 km.

Quando il chilometraggio di un veicolo viene alterato tuttavia, è probabile che non si effettui questa operazione in tempo e la cinghia potrebbe rompersi, causando il danneggiamento dei pistoni a seguito al contatto con le valvole.

Le auto con chilometraggio elevato sono soggette a usura, che cause guasti imprevisti, ad esempio mentre il veicolo si trova in mezzo al traffico. Senza contare i pericoli per la sicurezza del conducente.

Secondo Buzelis, i veicoli con un chilometraggio alterato sono molto più costosi di quelli che mostrano gli effettivi chilometri percorsi e ciò comporta che gli acquirenti paghino un prezzo eccessivo per l’auto. L’esperto del settore automobilistico sottolinea che nella ricerca effettuata da carVertical è emerso che i veicoli con contachilometri falsificato possono costare fino al 25% in più rispetto alle auto con il chilometraggio originale. Un veicolo con tanti chilometri inoltre, perde valore molto più velocemente e può risultare complicato trovare un acquirente.

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