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pubblicato il 29 / 05 / 2020

Nissan chiude a Barcellona, 3.000 licenziamenti

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Dopo Renault, licenziamenti anche in Nissan. Per la prima volta, dopo 11 anni, il bilancio di Nissan è in rosso ed è proprio dopo la presentazione del bilancio 2019 che la Casa auto giapponese ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Barcellona, che comporta il licenziamento di 3.000 dipendenti, ma che influirà pesantemente anche nell’indotto, coinvolgendo 25.000 posti di lavoro.

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Ecco i numeri che hanno portato ai licenziamenti in Nissan. Il fatturato di Nissan nell’esercizio 2019/2020 è sceso del 14,6%, con una perdita operativa di 40,5 miliardi di yen e netta di 671 miliardi di yen, mentre l’anno prima aveva registrato un utile di 319 miliardi. Le previsioni per l’anno in corso non possono che essere peggiori: Nissan prevede infatti che il settore, a causa della pandemia, perderà il 15-20% dei volumi.

Gli operai a Barcellona hanno dato vita a una protesta con pneumatici in fiamme e blocchi stradali, non appena ano avuto la notizia dalla multinazionale.

La notizia era nell’aria da tempo e a nulla sono valsi gli sforzi del governo spagnolo per mantenere l’attività. Nissan, che fa parte del gruppo Renault, oltre a concentrare le attività in Asia, dovrà ridurre gli investimenti e la gamma di modelli.

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