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pubblicato il 02 / 07 / 2020

Mercato moto: giugno chiude a +37,3%, il presidente dell’associazione Magri: “Due ruote simbolo di mobilità ripartenza”

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Sono usciti i dati relativo al mercato moto al 30 giugno 2020. Nel mese di giugno il totale immatricolato (veicoli > 50cc) raggiunge quota 39.085, corrispondenti ad un incremento del 37,3%. Significativa la performance degli scooter che, con 22.229 veicoli venduti, crescono del 26,5%, mentre è sorprendente l’exploit delle moto, che fanno segnare un incremento del 55%, corrispondente a 16.820 unità.

Anche i ciclomotori registrano valori più che lusinghieri, con una crescita che sfiora il 10% (+9,6%) e 2.568 veicoli venduti.

Nel mese di giugno risulta più contenuta la crescita degli elettrici, che fanno registrare comunque un incremento del 17%, pari a 657 veicoli venduti, mentre nei primi sei mesi dell’anno l’aumento è del 73,9%, corrispondente a 3.914 veicoli. Una spinta al settore elettrico potrà venire dalla recente approvazione di un emendamento promosso da ANCMA e finalizzato a cancellare l’obbligo di rottamazione previsto per l’acquisto con Ecobonus di una moto o di uno scooter a emissioni zero. Con la conversione in legge del Decreto rilancio sarà infatti possibile beneficiare di uno sconto del 30% sul prezzo di acquisto, che salirà fino al 40% in caso di rottamazione di un veicolo termico.

Nel totale anno (gennaio – giugno 2020), le immatricolazioni raggiungono le 106.874 unità (-23% rispetto allo stesso periodo del 2019), con le moto che immatricolano 47.959 veicoli corrispondenti a una flessione del 23,7% e gli scooter che fanno registrare 58.816 unità e un calo del 22,3%.

I ciclomotori perdono il 17,1% rispetto al primo semestre 2019, per un totale di 7.984 veicoli venduti. Nel complesso il mercato (immatricolazioni + ciclomotori) si attesta sulle 114.858 unità, con un calo del 22,6%.

Mercato moto giugno: analisi per cilindrata

Negli scooter guadagnano la prima posizione le cilindrate comprese tra 300cc e 500cc con 21.205 mezzi venduti, pari a -27,4%, mentre è in linea con il calo del mercato complessivo la flessione dei 125cc (-23,9% e 21.191 veicoli). Seguono le cilindrate 150-250cc, con 9.723 unità e un calo del 20,3%, mentre i maxi scooter oltre 500cc, con 6.714 unità, hanno già recuperato le perdite del lockdown con una performance del +3%. Nelle moto, le cilindrate oltre 1000cc salgono al vertice con 12.205 veicoli immatricolati e un calo del 23,2%, seguite dalle cilindrate 800-1000 con 11.793 unità, ma un andamento decisamente peggiore, che si attesta al -35,5%. Al terzo posto le 650-750cc, che fanno registrare 9.005 veicoli per una flessione del 10,9%. Le 300-600cc segnano un calo del 18,5% con 8.862 mezzi venduti, mentre il segmento delle 125cc, con 4.866 pezzi, evidenzia una flessione del 25,6%. Chiudono le cilindrate comprese tra 150cc e 250cc che, a fronte di sole 1335 immatricolazioni, fanno segnare il calo più contenuto (-1,4%).

Mercato moto giugno: i segmenti

Nell’analisi per segmento moto, guadagnano la prima posizione le naked, con 18.045 veicoli venduti e un calo del 23,8%, seguite a breve distanza dalle enduro, che fanno segnare una flessione del 21,7% pari a 17.390 unità. Terzo segmento per rilevanza numerica le moto da turismo, che fanno registrare 6.202 mezzi, corrispondenti a una flessione del 25,1%. Seguono le custom con 2.384 pezzi e un calo del 28,7% e le sportive, che fanno registrare un calo del 22,2% e 2.338 veicoli venduti. Chiudono supermotard e trial, rispettivamente con 1.147 unità (-37,1%) e 491 unità (-19,1%).

“Si continuano a scegliere le due ruote per passione e anche come soluzione fruibile di spostamento veloce, sostenibile ed efficiente: leggere finalmente un dato positivo conferma ancora il valore simbolico del nostro settore nella mobilità della ripresa dopo un periodo così complicato e doloroso, ma rappresenta anche un riconoscimento concreto alle Case costruttrici per il loro impegno nella proposta di politiche commerciali efficaci”. Così Paolo Magri, presidente di ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori), commentando oggi i dati di immatricolazione delle due ruote a motore del mese di giugno, che chiude con un + 37,3% sullo stesso mese del 2019. “Malgrado il dinamismo della domanda, che ridà ossigeno anche a una rete di vendita molto provata dal periodo di lockdown, nel primo semestre abbiamo perso il 22,6%. Permane quindi un contesto economico di grave crisi, che – ha aggiunto Magri – i nostri associati hanno affrontato in assenza di misure incentivanti da parte del Governo. Per la natura stagionale del nostro mercato, i volumi persi non saranno recuperati e su questo scenario negativo continuiamo a chiedere l’attenzione delle Istituzioni nazionali e anche in sede europea, dove stiamo sostenendo la deroga all’entrata in vigore dell’omologazione Euro5”.

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