Mentre la stagione 2025 del FIA World Endurance Championship (WEC) ha raggiunto il suo apice alla 24 Ore di Le Mans, Michelin ha svelato una nuova generazione di pneumatici per la categoria Hypercar 2026. Più che un semplice progresso tecnologico, questa nuova gamma incarna l’ambizione del Gruppo: mettere le prestazioni al servizio della sostenibilità, incorporando il 50% di materiali rinnovabili e riciclati nei pneumatici slick e fino al 56% in quelli da bagnato.
Innovare anche quando tutto funziona
Per diverse stagioni, i pneumatici Michelin Pilot Sport Endurance si sono distinti per la loro costanza, longevità e versatilità, molto apprezzate dai team. Eppure, nonostante questo successo, Michelin sceglie di mettersi in discussione. Infatti, i team Michelin Motorsport stanno attualmente finalizzando la nuova gamma Hypercar 2026, frutto di una revisione completa dei materiali, delle formulazioni delle mescole e dei processi di produzione. Il raggiungimento della soglia del 50% di materiali sostenibili rappresenta un aumento di 20 punti rispetto alla gamma precedente e segna una pietra miliare strategica nella roadmap del Gruppo verso un pneumatico realizzato con materiali sostenibili al 100% entro il 2050.
Materiali innovativi, tracciabili e a basso impatto ambientale
Ispirata al pneumatico “demo” Michelin contenente il 71% di materiali sostenibili, questa nuova generazione di pneumatici Endurance per la categoria Hypercar include un mix unico di componenti a base biologica o riciclati:
- Gomma naturale derivata dalla linfa di Hevea,
- Nero di carbonio riciclato da pneumatici usati, in collaborazione con ENVIRO
- Resine naturali da bucce di arancia e limone (limonene)
- Silice a base biologica da buccia di riso
- Olio di girasole
- Acciaio riciclato, prodotto con arco elettrico da rottami metallici o da pirolisi, in
collaborazione con Global Steel Wire
Questi materiali sono rigorosamente selezionati sulla base della loro tracciabilità fisica, senza ricorrere a sistemi di compensazione basati su crediti, e del basso impatto ambientale, verificati attraverso valutazioni del ciclo di vita (LCA). Per Michelin, un pneumatico è veramente “sostenibile” solo se il suo intero ciclo di vita, dalla materia prima al riciclo, soddisfa rigorosi standard ambientali.
Un processo di sviluppo unico nel suo genere
Lo sviluppo di questa gamma si basa su una sinergia unica tra simulazione digitale avanzata, competenza tecnica e test in condizioni reali. Grazie ad alcuni degli strumenti interni più potenti del settore, Michelin è stata in grado di simulare con precisione il comportamento dinamico e termico delle nuove mescole di gomma, consentendo di selezionare rapidamente le combinazioni più promettenti.
I prototipi digitali sono stati testati da piloti professionisti su simulatori prima che i pneumatici fisici venissero prodotti e testati in pista. Nel maggio 2025, a Le Castellet, diversi team partner hanno testato diverse versioni della mescola “media”, fornendo ottimi feedback su aderenza, costanza e messa in temperatura. Un’ultima sessione di test è prevista a Watkins Glen a giugno, prima di finalizzare il progetto nell’agosto 2025, per la produzione su larga scala.
I benefici dello sviluppo al simulatore
Precursore nel settore, Michelin raccoglie e analizza tutti i dati di gara per perfezionare i suoi modelli di simulazione. Questi strumenti consentono di prevedere il comportamento dei pneumatici nelle condizioni più estreme, limitare la produzione di prototipi, ridurre i test e, quindi, le emissioni di CO2.
La simulazione, inizialmente sviluppata per le competizioni, viene oggi utilizzata per progettare pneumatici di serie per costruttori prestigiosi quali Ferrari, AMG, Porsche, Corvette, Lexus o Ford Performance.
Una livrea unica per un impegno visibile
In omaggio a questo importante passo avanti, la nuova gamma Hypercar 2026 sarà caratterizzata da una livrea in velluto in edizione limitata chiamata “Race to VISION”. Questo design unico si ispira direttamente al concetto VISION presentato da Michelin nel 2017, che illustra l’ambizione del Gruppo di sviluppare entro il 2050 un pneumatico airless, connesso, ricaricabile e completamente sostenibile.
Questa livrea verrà applicata solo agli pneumatici che soddisfano o superano la soglia del 50% di materiali rinnovabili e riciclati. Simboleggia quindi, in modo visibile e significativo, il progresso tangibile di Michelin nell’innovazione responsabile e riflette anche l’ispirazione biomimetica che Michelin segue nella sua ricerca del pneumatico del futuro.
Verso un’economia circolare dei pneumatici
Questa nuova generazione di pneumatici fa parte di un programma completo di circolarità che va oltre l’integrazione di materiali sostenibili. Tutti i pneumatici utilizzati nel FIA WEC vengono ora recuperati dopo l’uso e riciclati tramite pirolisi.
Il processo, sviluppato con ENVIRO, consente il recupero di materie prime di alta qualità – nerofumo, oli, acciaio – che vengono reintrodotte in nuovi prodotti, compresi i nuovi pneumatici Michelin.
Questo circolo virtuoso riduce la dipendenza dalle risorse fossili, riducendo al contempo le emissioni di CO₂ rispetto alle pratiche attuali (come il recupero di energia nella produzione di cemento, ad esempio).
Con la gamma MICHELIN Pilot Sport Endurance 2026, il Gruppo conferma il suo status di leader tecnologico, assumendosi la sua responsabilità ambientale. Attraverso un approccio rigoroso, trasparente e sistemico, Michelin dimostra che performance e sostenibilità non sono più obiettivi opposti, ma leve complementari di un progresso significativo. In vista della 93^ edizione della 24 Ore di Le Mans, Michelin ribadisce una forte ambizione: guidare verso il futuro, con pneumatici che durano e rispettano il pianeta.
Matthieu Bonardel, Direttore Michelin Motorsport, ha affermato: “Sarebbe allettante, di fronte al successo tecnico e sportivo che stiamo riscuotendo con la nostra attuale gamma Endurance, scegliere la stabilità. Per diverse stagioni gli pneumatici MICHELIN Pilot Sport Endurance hanno dimostrato un’eccezionale costanza, una longevità elogiata dai team e una versatilità che ha fatto la differenza su ogni pista del mondo.
Dall’arrivo dei prototipi della categoria Hypercar, le auto hanno guadagnato ogni anno un secondo al giro, ottimizzando l’uso degli pneumatici. Allora perché riprogettare una nuova generazione di pneumatici? Perché è proprio quando tutto funziona bene che bisogna avere il coraggio di andare oltre.
Per Michelin, l’innovazione non è una reazione a un fallimento. Si tratta di un approccio volontario, lungimirante e visionario. Questa filosofia ha guidato l’azienda per più di un secolo, sia sulle nostre gamme stradali che nelle corse. Oggi più che mai, la nostra capacità di innovare è al servizio di un imperativo: la sostenibilità.
Il motorsport, laboratorio per le prestazioni e lo sviluppo tecnologico, assume ora la funzione di acceleratore della transizione ecologica. In un momento in cui i nostri veicoli hanno bisogno di componenti sostenibili, le competizioni ci consentono di andare più veloci e più lontano nel trasferire la tecnologia dalla pista alla strada. Ecco perché abbiamo lanciato una revisione completa della nostra gamma Endurance, con un obiettivo chiaro: incorporare il 50% di materiali rinnovabili e riciclati, aumentando al contempo le prestazioni complessive.
Per affrontare questa sfida abbiamo dovuto ripensare in maniera profonda i nostri materiali, i processi e le regole di progettazione. Non si tratta di un miglioramento incrementale, ma di una reinvenzione controllata, guidata dai nostri ingegneri, supportata dai nostri strumenti di simulazione numerica e analisi predittiva più avanzati e convalidata da test in condizioni reali.
Tutto ciò richiede coraggio, impegno e investimenti costanti. Ma è così che intendiamo il nostro ruolo di leader. La nostra responsabilità è anche quella di far progredire l’intera filiera, di ispirare l’industria e di dimostrare che l’eccellenza tecnologica e la responsabilità ambientale possono progredire di pari passo”.
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