Un componente fondamentale per la produzione dei pneumatici, il nerofumo, scarseggia in Europa, e questo sta facendo crollare la disponibilità e aumentare i prezzi delle gomme, proprio in vista del cambio gomme estivo 2022: se avete intenzione di cambiare le gomme, meglio non farlo all’ultimo momento.
Qualche settimana fa abbiamo pubblicato un articolo nel quale scrivevamo che i prezzi dei pneumatici stavano aumentando di giorno in giorno, soprattutto a causa dei crescenti costi delle materie prime e delle tariffe di trasporto dei container e dell’energia. Bene, oggi questo non è più valido: i prezzi dei pneumatici, infatti, stavano aumentando per questi motivi, ma a causa della guerra in Ucraina la situazione è ulteriormente cambiata, in peggio.
In queste ultime settimane si parla molto del nerofumo, un materiale indispensabile per la produzione dei pneumatici. Il nero di carbone (o, più correttamente, nero di carbonio o carbon black) è un pigmento, prodotto dalla combustione incompleta di prodotti petroliferi pesanti quali, catrame di carbon fossile, catrame ottenuto dal cracking dell’etilene, o da grassi ed oli vegetali. Nei pneumatici il nerofumo è utilizzatoper ridurre il danno termico e aumentare la durata di vita e il mantenimento delle prestazioni nel tempo. E’, quindi, una materia prima indispensabile per la produzione di pneumatici.
Cosa ha a che fare il nerofumo con la guerra in Ucraina?
Semplice: finora più di un terzo del nerofumo proveniva dalla Russia, ma adesso ovviamente le consegne si sono bloccate. Inoltre, le produzioni europee di nerofumo sono in gran parte alimentate con gas russo, quindi c’è una situazione di doppio rischio di collo di bottiglia.
I produttori di pneumatici, che hanno fabbriche in Europa, sono molto preoccupati di riuscire a soddisfare la domanda dei mesi a venire e alcuni si sono già mossi proprio in questi giorni con partnership e progetti per ricavare il fabbisogno di nerofumo dai pneumatici fuori uso, ma i tempi naturalmente sono lunghi.
Boris Engelhardt, direttore generale della German Rubber Industry Association (WdK), che ha sede a Francoforte sul Meno, intervistato dai nostri cugini di reifenpresse.de, ha affermato: “I fornitori automobilistici tedeschi, in particolare, sono stati colpiti in modo massiccio”, sottolinea il direttore generale di WdK. “Siamo ancora in modalità crisi Covid, alcuni ordini piazzati nel 2021 non sono stati accettati dai gruppi automobilistici a causa dei tempi di fermo. La pianificazione della capacità è completamente sfuggita di mano. E ora il tutto viene ripetuto e sovrapposto dalla dichiarazione di guerra russa all’Ucraina.”
Se prima erano i semiconduttori (chip) a fermare la produzione automobilistica, ora sono i cavi provenienti dall’Ucraina che hanno portato all’arresto improvviso. È proprio l’imprevedibilità nell’affrontare le nuove chiusure che sta mettendo in grave pericolo l’esistenza dei fornitori automotive.
“Due settimane fa, il WdK ha quindi fatto appello agli amministratori delegati di Mercedes Benz, BMW, VW, Ford e Opel per adeguare la loro comunicazione di crisi con i loro fornitori e per cercare un giusto equilibrio di interessi. In una situazione come questa, si può sopravvivere solo in stretto dialogo”, conclude Engelhardt.
Cosa fare, a poco meno di 15 giorni dall’inizio del cambio gomme estivo 2022?
Mancano circa 15 giorni all’inizio del cambio gomme e la disponibilità di pneumatici non è la solita: il consiglio è di prendervi per tempo, contattando il vostro gommista di fiducia o ordinando online i pneumatici quanto prima.
In tutto questo, c’è poi un’altra variabile: avrete sentito parlare del bonus gomme 2022. Non è ancora definitivo, quindi nulla di certo, ma se dovesse essere approvato, da una parte sarebbe una bella opportunità per cambiare i pneumatici con uno sconto, dall’altra come tutti i bonus, porterebbe all’isteria collettiva e, in una situazione di disponibilità già precaria, creerebbe una carenza di prodotti astronomica.
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