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pubblicato il 03 / 06 / 2025

Pirelli P Zero, P Zero R, P Zero Trofeo RS: la nostra prova

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A metà maggio l’headquarter milanese Pirelli e la pista di Monza hanno ospitato la presentazione e la prova della nuova generazione di P Zero: P Zero, P Zero R, P Zero Trofeo RS e P Zero E. La sede è stata il teatro dove si è parlato di sostenibilità, di strategia e di innovazione con Marco Tronchetti Provera, Vicepresidente Esecutivo, e Andrea Casaluci, CEO Pirelli.

In pista e in strada, con un percorso verso il Lago di Como, invece, si è svolto il test vero e proprio dei nuovi pneumatici P Zero di quinta generazione, dedicati ai SUV e ai veicoli di alta gamma, dei P Zero R per le sportive utilizzate in strada, dei Trofeo RS per super sportive e hyper car che corrono in pista e, infine, dei P Zero E, per le vetture elettriche premium.

A Monza erano presenti anche Miki Biasion, che ha parlato di come è nato il primo P Zero, che proprio quest’anno festeggia 40 anni, e Horacio Pagani in persona, che ha raccontato della grande collaborazione tra la sua azienda e Pirelli e, per rimarcarne l’importanza, ha mostrato al pubblico la Utopia Roadster, oltre a portare un paio di Utopia da testare e a far fare qualche giro dimostrativo ad una incredibile Huayra R Evo Roadster, mostrata per la prima volta al mondo al pubblico.

La Utopia è, tra le altre cose, la prima auto a montare il Cyber Tyre, il sistema hardware e software Pirelli in grado di fornire dati e informazioni utili al sistema di controllo della dinamica veicolo. Una prima assoluta che consente di elevare contemporaneamente sicurezza e performance.

Un’altra prima: i pneumatici per la Utopia sono stati sviluppati virtualmente, grazie al sistema del digital twin, aspetto che ha permesso di risparmiare la produzione di molti prototipi, a tutto vantaggio della sostenibilità. Sotto la galleria trovate il video Youtube con cui potete ascoltare le parole di Horacio Pagani.

Il nuovo P Zero PZ5

Il salto generazionale di questo prodotto è stato compiuto grazie a tecnologie di sviluppo innovative. Applicando sistemi di intelligenza artificiale con algoritmi progettati da Pirelli, gli ingegneri di R&D hanno potuto individuare soluzioni innovative, arrivando al livello più elevato di comprensione delle dinamiche legate al funzionamento del pneumatico. A questo scopo hanno contribuito i test dei prototipi tramite strumenti virtuali, che permettono anche di ridurre i tempi e le risorse necessarie per lo sviluppo.

Punti di eccellenza del nuovo P Zero si confermano performance e sicurezza, con un handling migliorato (confermato dai test in pista, sia su asciutto sia su bagnato) e spazi di frenata ridotti (la gamma per il mercato del ricambio al lancio è in classe “A” dell’etichetta europea per il wet). Fra gli obiettivi del nuovo prodotto c’era quello di anticipare le esigenze in rapida evoluzione del mercato automobilistico, a partire dalla transizione verso l’elettrico.

La strategia di sviluppo si è concentrata, dunque, su struttura del pneumatico e disegno battistrada, ottimizzati grazie all’aggiornamento di scanalature e impronta a terra che aumenta la tenuta in curva. La pressione di impronta più equilibrata porta benefici a frenata e tasso di usura, consentendo prestazioni costanti lungo l’intero ciclo di vita del pneumatico. Il nuovo P Zero si distingue anche a prima vista, grazie alle grafiche rinnovate con marcature a contrasto sul fianco.

La quinta generazione del P Zero offre una gamma fra i 18 e i 23 pollici, con oltre 50 prodotti già disponibili che si sommano agli altri prodotti della famiglia P Zero per raggiungere la completa copertura del mercato premium e prestige in tutte le sue applicazioni. La maggior parte dei prodotti della nuova offerta P Zero, peraltro, si caratterizza per la presenza di Specialties, a partire da Elect, il pacchetto di tecnologie per auto elettriche e ibride plug-in che consente di aumentare fino al 10% l’autonomia, grazie alla ridotta resistenza al rotolamento, e adotta soluzioni studiate ad hoc per l’elevata coppia e per ridurre la rumorosità. Inoltre, gli ingegneri dell’azienda sono già al lavoro per equipaggiare decine di nuovi modelli che arriveranno prossimamente sul mercato, mentre sono già state omologate versioni specifiche per modelli come Lamborghini Urus SE, Audi A5, BMW M5 e M5 Touring, Mercedes GLE e GLS, Lucid Gravity, Polestar 4, Nio ET9 e Xiaomi SU7.

Per la prova stradale erano disponibili proprio alcune di queste auto. A me è capitata una Audi S5 Avant gommata Pirelli P Zero 245/40 ZR19. Il tour stradale partiva proprio dai cancelli di Monza per arrivare fino a Bellagio, sul Lago di Como, passando per qualche strada ricca di curve.

Mantenendo sempre la testa sulle spalle e cercando di rispettare i limiti, quello che ho notato è l’estrema silenziosità del nuovo P Zero, così come il grande comfort che offre. Dal punto di vista performance, il meteo era bello quindi non ho potuto valutare le prestazioni sul bagnato, ma sull’asciutto grip e trazione mi sono sembrati ottimi: i nuovi P Zero gestiscono tranquillamente il V6 TFSI da 3,0 litri, che eroga 367 CV e 550 Nm di coppia, e le due tonnellate di peso della S5.

P Zero R

Pirelli P Zero R è il pneumatico per auto sportive, dalle granturismo alle supercar, che vengono utilizzate su strada. Più performante del P Zero e più versatile del semislick P Zero Trofeo RS, questo pneumatico mette a frutto l’esperienza di Pirelli con i principali costruttori automobilistici prestige e risponde alle esigenze delle vetture più prestazionali ma adatte anche all’uso quotidiano.

Prestazioni sportive che si associano a una maggiore fruibilità, grazie a una finestra di utilizzo più ampia, a rumorosità di rotolamento ridotta per offrire comfort a bordo, alla resistenza al rotolamento contenuta e alla migliore resa del prodotto che si traduce in maggiore efficacia anche nell’uso in pista. Tutte richieste giunte dai costruttori delle vetture dei segmenti più alti del mercato per cui Pirelli sta già sviluppando versioni specifiche del nuovo P Zero R, basate sulle caratteristiche delle auto in arrivo.

Gli ingegneri Pirelli, infatti, per il P Zero R hanno massimizzato l’impronta a terra che è l’unico punto di contatto tra vettura e strada. Tale intervento ha conferito al pneumatico un comportamento bilanciato e prevedibile, sia in frenata a beneficio degli spazi di arresto, sia nel comportamento su strada e in pista, durante i trasferimenti di carico, a tutto vantaggio della generazione di forza laterale e quindi della tenuta.

Io lo ho provato su Porsche 911 Carrera GTS e sulla nuova BMW M5, auto completamente diverse su cui è stato interessante provare la stessa gomma.

La 911 in declinazione GTS è una 4×4 turbo da 541, gommata Pirelli P Zero R 245/35 ZR20 all’anteriore e 315/30 ZR21 al posteriore. Era la prima volta che guidavo in pista a Monza, dopo qualche giro da copilota sulla Pagani Utopia. La Porsche è veramente notevole, spinge davvero tanto, addirittura mangiando qualche metro alle 911 GT3 RS. Il copilota mi ha lasciato correre senza troppi patemi, provando a fondo i P Zero R. La mia sensazione è che in frenata non ci siano mai incertezze: la fase di decelerazione è decisa, il successivo ingresso in curva è precisissimo, e quando si torna sul gas la 911 rimane composta e prevedibile.

Ma dove mi ha stupito di più è sulla nuova M5, mostro da oltre 720 cavalli, 1.000 Nm di coppia massima e soprattutto 2.500 chili di peso. Dico che mi ha stupito di più perchè il P Zero R sarebbe pensato per la strada, e anche la M5 non è sicuramente un’auto da pista, ma piuttosto da autostrada tedesca. Eppure, nonostante questo, l’M5 mi ha veramente lasciato di stucco: maschera il suo enorme peso in modo incredibile, diventando non dico un’auto da pista, ma sicuramente difendendosi alla grande tra i cordoli del Tempio della Velocità

E i P Zero R sono parte di questo incredibile progetto teutonico: la trazione è super, la frenata progressiva, sincera e comunicativa. Anche dopo 6 o 7 giri tirati i pneumatici non danno alcune segno di cedimento, facendo pensare che la macchina pesi quei 1.000 – si, una tonnellata – chili i meno. Davvero una bella gomma.

P Zero Trofeo RS

P Zero Trofeo RS è il pneumatico semi-slick realizzato, soprattutto, per le case automobilistiche che intendono valorizzare le prestazioni delle vetture dal DNA più sportivo. La nuova generazione del semi-slick Pirelli è performante su asciutto e offre una migliore costanza di rendimento: infatti, anche nell’uso più intenso, le prestazioni si mantengono più a lungo, così da offrire velocità e sicurezza per diverse sessioni in circuito, risultato raggiunto grazie all’esperienza ultracentenaria di Pirelli nelle massime categorie del motorsport.

I materiali sviluppati, fra cui in particolare la mescola battistrada, mettono a frutto questo know-how adattandolo alla guida su strada e pista. Essendo un pneumatico omologato per la circolazione stradale e sviluppato per il primo equipaggiamento di supercar e hypercar, gli ingegneri Pirelli si sono concentrati anche sull’offrire sicurezza in condizioni di asfalto bagnato.

Io l’ho provato proprio su una Pagani Utopia, da passeggero. Tenendo conto del fatto che la macchina è incredibile e quindi risulta difficile dare un’opinione credibile sui pneumatici senza considerare la vettura, a me è parso “un pneumatico della Madonna“, per esprimermi in classici termini tecnici.

La frenata è veramente potentissima, il pilota entrava in curva con una confidenza (e una velocità) pazzesche, l’accelerazione non aveva nessun incertezza. Considerando il fatto che la Utopia non è distante da valori di peso/potenza di una Hypercar che corre la 24 ore di Le Mans, a me la performance è sembrata notevole.


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