Qualsiasi appassionato di auto, ma anche solamente chi sta pensando di cambiare veicolo, avrà notato l’incredibile aumento dei prezzi delle auto nuove e usate, sportive e non.
Sui social, i proprietari delle auto usate più interessanti, rare o sportive gioiscono, pensando al denaro che guadagneranno nel caso di rivendita. Forse non considerano, però, la Luna, soffermandosi solo sul dito: questa situazione di aumento dei prezzi esponenziale è negativa per tutti, proprietari compresi. Ecco perchè.
Prima di tutto, però, una considerazione: questo articolo è il semplice parere di un appassionato di auto e proprietario, che non vuole né comprare né vendere in questo momento, quindi diciamo un osservatore imparziale. In ogni caso, questo parere può essere condivisibile o meno, ma non pretende certamente di essere la verità assoluta. Prendetelo come spunto di riflessione.
La considerazione “0” che viene da fare è che nessuno sa più quale è il valore reale delle cose. Autoscout non è l’indice del valore di un’auto, ma solamente un marketplace dove ognuno è libero di postare un annuncio, inserendo un prezzo qualsiasi. L’auto va venduta, e bisognerebbe conoscere il prezzo di vendita finale per stimare un valore del veicolo. Spesso e volentieri il prezzo di vendita è molto diverso dal prezzo iniziale richiesto: dopo 2 messaggi e 5 minuti, il prezzo cala del 20%.
Ma anche lasciando perdere il punto sopra e facendo finta che i prezzi richiesti corrispondano al valore reale del veicolo, il problema numero 1 è che qui non si sta parlando di una singola auto sportiva usata che ha acquistato valore, ma il mercato generale delle auto usate ad essere cresciuto, e di parecchio. Senza considerare, almeno per ora, la situazione generale.
La carenza di semiconduttori e il covid, con le chiusure delle fabbriche, si fanno sentire, e questo ha fatto crescere la richiesta delle auto usate, subito disponibili. Di auto nuove nemmeno l’ombra, e se ci sono costano tantissimo: le vendite sono a picco.
Un altro tema che fa crescere i prezzi, soprattutto delle auto sportive tradizionali, è l’arrivo dell’elettrico. Il concetto delle “ultime vere auto” è innegabile e anche giusto sotto un certo punto di vista. Certo, può giustificare l’aumento di prezzi di una Clio Williams, per esempio, non certo della Clio 1.2 del nonno.
La domanda di auto usate cresce e questo, a sua volta, fa crescere i prezzi. Il problema è che si è arrivati ad un livello di richieste per cui converrebbe decisamente il nuovo, se solamente ci fosse.
Ma quante persone sono veramente disposte a comprare un’auto usata a più del prezzo del nuovo?
Rimanendo alle auto sportive, l’altro problema è la “corsa all’investimento“: in sostanza, ci siamo trasformati tutti in collezionisti, alla ricerca del pezzo unico dal valore inestimabile. E prima vernice, ovviamente.
Nessuno, o quasi, compra più auto sportive, qualunque esse siano, per il piacere del possesso, per divertirsi alla guida, per godersele insomma, ma solo perché si spera in un aumento di valore. E questo è trieste.
Spinti dai numerosi programmi tv e dagli youtuber, tutti gli acquirenti pensano di comprare un’auto per investimento, sperando si rivaluti nel periodo in cui la terranno ferma in garage e dimenticandosi (volutamente) che nel frattempo solo di bollo e assicurazione ci stanno lasciando un capitale che, forse, era meglio investire su altro.
Ferma in garage, dicevamo: si perché, se di investimento si tratta, bisogna minimizzare i rischi, e usarla è un rischio enorme: se la si utilizza, è più probabile che si rompa o che si incappi in un incidente.
Questo ultimo punto porta ad un’altra considerazione: se ancora esistono degli appassionati di auto che usano il loro mezzo, il fatto stesso che acquisti valore è un problema piuttosto che un vantaggio, almeno mentalmente: è più facile accettare di rischiare di rompere un oggetto che costa X, rispetto ad uno che costa tre volte di più. Inoltre, se l’auto va sostituita, con i prezzi che ci sono in giro oggi non si riesce più a comprare nulla.
Un’altra considerazione: mantenere una vettura oggi costa di più di un anno fa, e il prossimo anno costerà di più di ora. I ricambi stanno aumentando, la benzina (sempre che la si usi) aumenta, il costo dei pneumatici aumenta. I prezzi dell’energia elettrica a gennaio 2022 sono cresciuti del 62% rispetto a gennaio 2021. E’ ovvio che le officine non hanno altra scelta che riversare sul cliente finale questo aumento, chiedendo di più per la manodopera.
Insomma, parliamo di auto sportive, ma questo discorso ben si adatta a moto, bici, e a molto altro, anzi a quasi tutto. Siamo proprio sicuri, quindi, che sia il valore del nostro oggetto ad essere aumentato? O, più semplicemente, è il denaro che non vale più nulla?
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