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pubblicato il 17 / 06 / 2019

Recensione Bridgestone Battlax Sport Touring T31 by DaiDeGas

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DaiDeGas è volato fino ad Ouarzazate, nel Sud del Marocco, su invito della casa giapponese, per saggiare le qualità del nuovo Battlax Sport Touring T31 nell’ambito del lancio stampa internazionale che ha visto, in contemporanea, anche quello dei Battlax Adventure A41.

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La nuova gomma della casa giapponese va a ricoprire il ruolo di prodotto top di gamma per le sport-tourer ma, a differenza dell’A41, non sostituisce i precedenti modelli, andandosi a posizionare un gradino sopra al Battlax Sport Touring T30 Evo e due rispetto al Battlax BT023. In questo modo, l’offerta di Bridgestone si amplia, proponendo tre diversi prodotti.

E’ mattino e davanti al Berbere Palace di Ouarzazate c’è la ormai consueta parata di moto, allineate e pronte a partire. La flotta a disposizione è estremamente eterogenea ed alla fine vengono scelte le BMW R1200 R, R1200 RS ed S1000 XR, la Ducati Multistrada 950, la KTM 1290 Super Duke GT, la Honda VFR 800, la Suzuki GSX-S 1000F e la Yamaha Tracer 700, in rappresentanza di un ampio spettro di pesi, potenze e caratteristiche con le quali mettere alla prova i Battlax Sport Touring T31.

Decidiamo di iniziare sulla Tracer 700. Oggi l’itinerario sarà ovviamente tutto su asfalto, lungo un percorso di circa 325 km che calcherà, ad inizio e fine test, una parte del tratto stradale già percorso nel test degli A41, snodandosi sempre nell’area di Ouarzazate. La conoscenza della strada maturata nella giornata di test delle coperture adventure-tourer ed il tempo di riscaldamento quasi nullo T31, consentono di mettere alla frusta da subito le nuove nate della casa giapponese.

La piccola di casa Yamaha danza così leggera tra curve degne dei nostri migliori passi alpini ed appenninici, con i pneumatici che danno costante e consistente appoggio nonostante il fondo sia, a tratti, né perfetto, né pulitissimo. Il T31 è indubbiamente una gomma Bridgestone. Nel suo DNA infatti, oltre ad un ottimo grip, che consente di avere confidenza e fiducia fin dai primi metri, c’è la comunicatività che consente, a chi è in sella, di ricevere una grande quantità di informazioni durante la marcia.

I 75 cavalli del bicilindrico di Iwata non rappresentano certo il più severo banco di prova possibile per i T31, ma la totale mancanza di sistemi elettronici della tourer dei tre diapason sono quello che serve per poter dare manate di gas come se non ci fosse un domani in totale tranquillità, permettendo così di saggiare le qualità delle coperture giapponesi. In queste condizioni, il comportamento degli pneumatici è eccellente, con un avantreno solido ed un posteriore che non gli è assolutamente da meno, in entrata di curva così come in percorrenza, con un appoggio consistente.

Prima sosta e cambio di moto. Saliamo sulla Suzuki GSX-S 1000F. La potenza raddoppia, rispetto alla Tracer 700, ma le sensazioni rimangono le stesse, così come il feeling. La quattro cilindri di Hamamatsu ricalca fedelmente la filosofia più sport che tourer propria dei Battlax Touring T31. La sua rapidità intrinseca nell’affrontare i cambi di direzione viene esaltata dalle coperture.

L’assetto tendenzialmente sportivo fa emergere a sua volta la rigidità delle coperture di Bridgestone, che passano a pieni voti anche l’esame che i 143 cavalli del 4 cilindri made in Hamamatsu le costringono a sostenere. Pur con il TC disinserito, il grip resta da riferimento. Chiaramente c’è qualche innesco in più di perdita di aderenza rispetto a prima, ma l’indole di “gran chiacchierona” propria delle gomme giapponesi fa sì che si venga avvertiti con largo anticipo del fatto che anche la fisica ha dei limiti.

Seconda sosta e nuovo cambio di mezzo. Questa volta sarà il motore della BMW R1200 RS a provare a mettere in crisi i Battlax Touring T31. Ancora una volta, nonostante le bordate di coppia del grosso bicilindrico tedesco, la copertura giapponese non va in crisi, mettendo oltretutto in luce doti di rapidità forse insospettate ed insospettabili, per una gomma del segmento sport-tourer.

La strada scorre veloce, cambiano i paesaggi, ma non il giudizio che, anzi, viene sempre più avvalorato dal feeling trasmesso dalle nuove creature di Bridgestone. Per il quarto ed ultimo stint del test, scegliamo i semi-manubri della VFR, banco di prova ideale per verificare la capacità dei T31 di adattarsi alle moto old-school come quella dotata del V4 800 di Honda.

Alcuni passaggi su dei passi montani, tra cui uno davvero spettacolare, a livello di panorama, tra l’altro scelto per lo shooting fotografico, servono ad aggiungere i lunghi curvoni veloci al terreno ideale di caccia dei Bridgestone Battlax Sport Touring T31. Gli ultimi chilometri ed il rientro nella città di Ouarzazate vengono spesi a redigere mentalmente un bilancio delle nuove gomme del brand giapponese e che non può che essere positivo.

Battlax Sport Touring T31: conclusioni

La sintesi è performance e durata. Capaci di tempi di riscaldamento estremamente ridotti, rigide (ma non rumorose), le Bridgestone Battlax Sport Touring T31 sono in grado di offrire, oltre alle prestazioni, anche un comfort di buon livello. Il profilo tendente al tondeggiante, oltre a facilitare una discesa in piega costante, concorre nel dare al pilota un’elevata confidenza. La comunicatività, marchio di fabbrica di tutti i prodotti del marchio giapponese, fa il resto, consentendo di ricevere informazioni continue e con ampio anticipo, specialmente nel caso in cui si stia forzando la mano.

La solidità generale e l’ottimo grip offerto nelle condizioni del test (asfalto freddo mattutino ed a tratti non troppo pulito, piuttosto che temperature elevate al pomeriggio con asfalto ai limiti della perfezione nel pomeriggio) hanno permesso di tracciare il quadro di un pneumatico ai limiti dell’all-purpose su asfalto, per di più adatto ad uno spettro di moto davvero ampio, sia per le caratteristiche che per le misure in cui è disponibile.

Dovendola inquadrare a tutti i costi, si può affermare che il Bridgestone Battlax Touring T31 sia al 60% turistico ed al 40% sportivo, ma questi numeri non devono trarre in inganno, perché la preponderanza della prima definizione sulla seconda non è un demerito, anzi. L’attitudine al turismo c’è tutta, con il valore aggiunto della sportività, a cui poter ricorrere quando fa più comodo.

Nonostante l’impossibilità a testare le gomme sul bagnato, il passo avanti sull’asciutto rispetto ai pur validi modelli precedenti è percepibile e, per la proprietà transitiva, c’è da credere agli uomini Bridgestone quando affermano che la stessa cosa vale per l’impiego quando piove. Il nuovo top di gamma della casa giapponese ha tutte le carte in regola per essere il riferimento del segmento e non può non essere considerato se si è alla ricerca di un pneumatico per una sport-tourer.

Sono ben 22, le diverse misure con le quali il Bridgestone Battlax Sport Touring T31 è disponibile sul mercato. Per l’anteriore ne sono previste 10, che spaziano dai 17 ai 19 pollici di diametro, per larghezze di 110 e 120. Due di esse vengono prodotte nella variante GT, specificatamente dedicata alle grosse sport-tourer. Per il posteriore le misure sono 12 e vanno dai 150/70 ZR17 ai 190/55 ZR17 con, in questo caso, tre misure in specifica GT.

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