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pubblicato il 13 / 02 / 2020

Test pneumatici estivi: i 20 finalisti di AutoBild

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La stagione primavera/estate, sia meteo che dei test sui pneumatici, arriva sempre prima. Nelle edicole tedesche, infatti, sono già disponibili i test preliminari di AutoBild, la rivista che in assoluto mette sotto esame il maggior numero di pneumatici ogni stagione. Il metodo è sempre lo stesso: degli oltre 50 modelli testati, passano alle finali solo i 20 che superano al meglio le prove di frenata. Il giro preliminare di test verifica, infatti, per ciascun candidato, lo spazio di arresto nella frenata su bagnato (da 80 km/h) e asciutto (da 80 km/h) , determinando una classifica e facendo passare al secondo round solo i primi 20.

Sono esattamente 50 i candidati di quest’anno e sono stati testati nella dimensione 245/45 R18 100Y montati su Mercedes Classe E o Volvo S 90

Tra i 20 finalisti ci sono, del resto come sempre, i brand premium e le seconde e, a volte, anche terze linee delle principali Case produttrici. Tuttavia ci sono sempre anche delle eccezioni alla regola.

Quest’anno le eccezioni sono essenzialmente tre: l’entrata in classifica dello Zeetex HP 200 VFM e la presenza di Laufenn, secondo brand di Hankook, e di Maxxis.

Ogni anno c’è però anche qualche vittima della scelta del pneumatico da parte della rivista. Questa volta, è toccato a Pirelli, che con il P Zero si è piazzata solo al 25° posto. Il pneumatico P Zero testato da Auto Bild è la precedente generazione di P Zero, ancora disponibile sul mercato per le auto in circolazione sulle quali era stato omologato dai costruttori automobilistici. Sta però andando progressivamente fuori produzione, in funzione della domanda dei clienti, e sarà del tutto sostituito dal nuovo P Zero, che è riconoscibile dalla marcatura “PZ4” sul fianco. La stessa rivista tedesca ha infatti sottolineato che il pneumatico esaminato è in realtà superato dal nuovo modello P Zero 4, giustificando così “il risultato deludente, perché il nuovo PZ4, nella stessa dimensione, avrebbe sicuramente frenato meglio”.

Pirelli ci tiene inoltre a sottolineare che la nuova gamma di pneumatici P Zero disponibile sul mercato, nella stessa misura oggetto del recente test pubblicato da Auto Bild Sportscar, era stata riconosciuta come Test Winner dalla stessa rivista nella pubblicazione di marzo 2019, battendo 10 pneumatici della concorrenza nelle diverse prove. ll giudizio complessivo della rivista riportava: “Il vincitore del test non mostra punti deboli. Ottima maneggevolezza su asciutto e bagnato, buon bilanciamento, risposta precisa dello sterzo con feedback esemplare, ridotti spazi di frenata su bagnato e su asciutto, buon margine di sicurezza rispetto all’acquaplano”.

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Ci sono però anche altri assenti nella top20 di AutoBild, perché sono rimasti fuori dalle finali anche molti altri modelli popolari, come, ad esempio, Giti SportS1 (22° posto), Semperit Speed-Life 2 (23° posto), Yokohama Advan Sport V105 (26° posto), Cooper Zeon CS Sport (29° posto), Avon ZZ5 (30° posto), Gislaved Ultra * Speed (31° posto), Matador MP47 Hectorra 3 (33° posto), General Altimax One S (34° posto), Viching ProTech HP (36° posto), Dayton Touring 2 (41° posto) e Barum Bravuris 5 HM di Barum (42° posto).

Complessivamente, i tester di AutoBild hanno riscontrato grandi differenze nelle distanze di frenata dei candidati. Se il migliore su bagnato, con una distanza di 28,7 metri, è stato il Bridgestone Potenza S001, il peggiore è risultato il King Meiler Sport 3.

Su asciutto, invece, la gomma che si ferma prima è il Michelin Pilot Sport 4, con 32,1 metri, mentre sempre il King Miler è il fanalino di coda della classifica con ben 41 metri di distanza di arresto.

Al lato pratico la differenza è sostanziale. AutoBild porta infatti l’esempio di due vetture, equipaggiate con il migliore e con il peggiore pneumatico, che viaggiano su bagnato: “se il veicolo veicolo (A) che monta la gomma con il miglior wet grip, si trova davanti al veicolo B, che monta invece il pneumatico peggiore in questa disciplina, ed entrambi fossero costretti a frenare contemporaneità a una velocità di 80 km/h, il veicolo B – quello che si trova dietro – avrebbe una velocità residua di 46,3 km/h e andrebbe a tamponare violentemente il veicolo A.”

Bastano le prestazioni in frenata per definire la bontà di una gomma? Sono determinanti, ma sicuramente non sufficienti. Ecco perché AutoBild pubblicherà a breve la classifica finale delle 20 migliori gomme estive della stagione, in base anche a tutti gli altri parametri, come sicurezza, maneggevolezza, comfort, resistenza al rotolamento e chilometraggio.

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