La popolarità delle biciclette elettriche, in particolare negli ultimi anni, ha registrato una crescita vertiginosa e le vendite hanno raggiunto nuovi record: per questa ragione, il TCS ha esaminato attentamente le 10 bici elettriche da trekking più vendute, sottoponendole all’esame di esperti e ad un test pratico.
Su certi modelli, queste prove hanno permesso di evidenziare lacune a livello dei freni. Ciononostante, tutti i modelli hanno ottenuto almeno la menzione “consigliato”.
In Italia in soli 5 anni le bici elettriche hanno quintuplicato i dati di vendita, passando da poco più di 50mila pezzi annui ai 280mila del 2020 (solo tra 2019 e 2020 la crescita è stata del 44%).
Per facilitare un po’ la decisione d’acquisto, il TCS ha testato le 10 bici elettriche più vendute nella categoria “fino a 25 km/h”.
I criteri del test
Il TCS ha testato le 10 biciclette a pedalata assistita centrale tra le più importanti del mercato: Cilo, Cube, Diamant, Flyer, Trelago, Wheeler, Beeq, Tour de Suisse, Cresta e Scott. Per difficoltà di fornitura legate alla pandemia, non è stato possibile includere in questo test tutti i bestseller. Le biciclette sono state sottoposte a tre tipi di prove diverse. Per misurare la loro autonomia e il loro consumo di energia, come pure la potenza del motore, la coppia massima, la velocità di punta e la distanza percorsa prima del disinserimento è stato utilizzato un banco di prova per bici elettriche.
Sono pure stati appurati la capacità e il tempo di carica della batteria, la perdita di potenza, la precisione della misurazione della velocità e la velocità massima con assistenza del motore elettrico. Successivamente, nel corso di un test pratico obiettivo, gli esperti hanno proceduto a una nuova misurazione dell’autonomia delle biciclette, testando inoltre diverse componenti quali il telaio, la forcella, il deragliatore, i freni, le ruote, l’illuminazione, l’equipaggiamento e il sistema di trasmissione.
Infine, le biciclette elettriche sono state sottoposte ad un test pratico soggettivo con dilettanti lungo un percorso che ha permesso di passare al setaccio il sistema di trasmissione, il comportamento su strada, nonché la sicurezza e la maneggevolezza. Questi diversi elementi hanno poi permesso di stabilire il risultato finale, sulla base dei seguenti fattori: banco di prova nella misura del 30%, le componenti del test secondo gli esperti nella misura del 25% e il test pratico (45%).
Tutte le bici elettriche del test sono almeno “consigliate”
Tra le 10 biciclette, sette si distinguono con la menzione “molto consigliato”; le rimanenti tre hanno ottenuto la valutazione “consigliato”. Le tre migliori classificate Cresta, Cube e Diamant, tutte dotate di un motore Bosch, hanno dimostrato un buon comportamento su strada e dispongono di una buona autonomia.
Le tre bici “consigliate” sono soprattutto state criticate a causa del motore troppo debole e della capacità di carica ridotta. Il tempo di ricarica di ogni bicicletta corrisponde a quello indicato dal costruttore. In generale, si constata che negli ultimi anni i motori hanno guadagnato in fatto di potenza. Tuttavia, i freni di serie non hanno seguito questa evoluzione.
Ciò è posto particolarmente in evidenza dalle modeste note ottenute in fatto di frenata. Soltanto i modelli Tour de Suisse e Flyer hanno ottenuto note convincenti.
Il test pratico ha permesso di evidenziare che la condizione fisica del ciclista e l’esperienza con le bici elettriche hanno un grande influsso sulla valutazione. Le persone di sesso femminile di piccola statura avevano così la tendenza a valutare meno bene le bici con una forte assistenza. Nel complesso, si è giunti alla seguente conclusione: anche se esistono differenze tra le biciclette, la loro qualità globale è di livello molto alto.
Ma attenzione: su una bici elettrica, oltre alla grandezza del telaio, anche il genere di trasmissione deve assolutamente essere adattato al ciclista.
Il test completo del TCS sulle bici elettriche si trova qui